‘Clickbait’ di Netflix si apre con il torbido rapimento di Nick Brewer, che poco dopo appare in un video online, con in mano un cartello che dice: “A 5 milioni di visualizzazioni, muoio”. Questo apre un mistero serpentino che porta le autorità e la famiglia di Nick in una tana del coniglio di identità online nascoste, profili fraudolenti e sinistri complotti di vendetta, al centro dei quali si trovano i personaggi online apparentemente segreti di Nick.
Lo spettacolo è un mistero teso che ricorda agli spettatori gli impulsi pericolosi e oscuri che Internet fa emergere nelle persone più ignare e amplifica i risultati delle loro azioni con conseguenze disastrose. Se ti è piaciuta la miniserie thriller misteriosa alimentata dalla tecnologia e che scambia identità, allora abbiamo altri consigli che sicuramente soddisferanno la tua fantasia. Puoi guardare la maggior parte di questi spettacoli simili a “Clickbait” su Netflix, Hulu o Amazon Prime.
6. Identità (2010)
‘Identity’ è incentrato sull’Identity Unit, un ramo speciale della polizia che aiuta a risolvere casi bizzarri incentrati sulla frode di identità. Guidata dall’intrepida Martha Lawson, l’unità comprende un esperto IT che esamina gli aspetti online e tecnici di tale crimine e un ufficiale veterano che ha trascorso più di un decennio sotto copertura. La miniserie si immerge profondamente nella complessità delle persone che fingono di essere altre persone e nella psicologia che le spinge a farlo. Il fatto che pochi spettacoli esaminino il lato investigativo dei crimini di furto di identità rende anche questo un ottimo orologio per chiunque abbia apprezzato la complicata caccia alla persona che ha rubato l’identità di Nick in “Clickbait”. È interessante notare che il creatore di “Identity”, Ed Whitmore, è stato lui stesso vittima di un furto di identità e ha messo a frutto quell’esperienza durante la realizzazione dello show.
5. Suoneria (2011-2012)
Un vero thriller di “identità commutate”, ‘Ringer’ segue la storia di due sorelle gemelle, una delle quali assume l’identità dell’altra per proteggersi. Mentre le cose di solito vanno con tali configurazioni, Bridget Kelly (Sarah Michelle Gellar) si rende presto conto di non essere al sicuro nonostante abbia assunto l’identità del suo ricco gemello e viene gettata in una situazione ancora più misteriosa di quella da cui sta cercando di fuggire. Omicidio, mafia e un personaggio centrale che è un tossicodipendente in via di recupero aggiungono tutti alcuni strati molto degni allo show, e sebbene si concentri più sulle identità del mondo reale che sui personaggi online, ha ancora un sacco di intrighi tesi di cattivi senza volto e identità cambiate che rendono “Clickbait” un orologio così buono.
4. Andato per sempre (2021)
Basato su uno dei romanzi di Harlan Coben, ‘Gone for Good’ si apre con l’inspiegabile scomparsa della fidanzata di Guillaume e lentamente si trasforma in un mistero che risale a decenni fa. Ci sono molti colpi di scena, una buona quantità di intrighi familiari e una svolta centrale che coinvolge un membro della famiglia che rende tutto molto coinvolto nell’osservazione. Come “Clickbait”, anche questo show utilizza il formato di ogni episodio che segue la storia di 1 personaggio particolare, dandoci una vera e propria visione a 360 gradi del mistero centrale e di tutte le strade che portano ad esso.
3. Come vendere farmaci online (veloce) (2019-)
Se stai cercando un moderno intrigo online e una magia tecnologica, pochi spettacoli ti daranno tanto quanto questo spettacolo tedesco incentrato sull’introverso e cervellotico Moritz Zimmerman che inizia a vendere droghe per impressionare la sua fiamma del liceo. Ben presto, si ritrova a controllare il più grande impero della droga online del mondo al di fuori del dark web, e lo spettacolo è un giro sulle montagne russe assolute come Moritz, e i suoi complici si sforzano di rimanere due passi avanti alle autorità. La miriade di modi in cui coprono le loro tracce mentre gestiscono l’audace mercato della droga online che ha artisti del calibro di insegnanti delle scuole superiori che ordinano droghe mentre sono al lavoro rendono la visione davvero divertente, e la magia tecnologica in mostra dà a “Clickbait” una rapida corsa per i suoi soldi.
2. Specchio nero (2011-)
Un sostenitore nel regno degli spettacoli che esplorano gli impulsi oscuri che la tecnologia fa emergere in noi, ‘Black Mirror’ è anche una delle più grandi serie antologiche mai realizzate, punto. Ogni episodio ci porta nel futuro prossimo (o talvolta lontano), dove gli sviluppi in un particolare aspetto della tecnologia hanno cambiato selvaggiamente il modo in cui gli esseri umani vivono e interagiscono. Se ti è piaciuto il modo in cui “Clickbait” si tuffa nei pericoli dei social media, l’episodio di apertura di “Black Mirror” probabilmente ti lascerà senza parole. E da lì migliora solo.
1. Nero orfano (2013-2017)
Una delle rappresentazioni più magistrali di identità commutate e multiple, “Orphan Black” si apre con un artista della truffa che assume l’identità di una vittima di omicidio che assomiglia a lei. Tuttavia, questo rivela lentamente una cospirazione molto più ampia che coinvolge cloni e un’organizzazione oscura che apparentemente vuole ucciderla. C’è anche molta magia tecnologica qui, e sembra quasi che tutti gli enigmi online visti in “Clickbait” siano stati effettivamente portati nel mondo fisico. Lo spettacolo ha anche forti sfumature di commento sociale e accenna agli impulsi oscuri che la tecnologia tende a far emergere in alcune persone, di solito con conseguenze disastrose.