Cistite batterica: quanto può durare?

 

Quando si parla di cistite, ci si riferisce ad un disturbo che colpisce oltre il 40% delle donne sane. Si tratta di un’infiammazione della vescica che avviene in seno ad uno stato infetto delle vie urinarie. Ovviamente, stiamo parlando di una condizione limitata ad un determinato lasso di tempo e che, nella stragrande maggioranza dei casi, non presenta complicazioni e non deve assolutamente allarmare, per quanto fastidioso possa essere.

La cistite può anche essere, nella maggior parte dei casi, recidiva. Ciò significa che possono palesarsi molteplici episodi, anche due o tre in un anno. Sono diverse le cause che portano al palesarsi della cistite, ma in linea generale essa avviene a seguito della proliferazione di batteri estranei e dannosi all’interno delle vie urinarie. Le donne sono maggiormente soggette alla cistite a causa della vicinanza del loro tratto urinario con la zona anale. Come detto, la cistite può essere trattata, anzi richiede una certa cura sin dal primo momento, senza essere mai trascurata, anche in caso di episodi ricorrenti.

Il trattamento della cistite batterica può essere lungo e faticoso, specialmente se si opta per soluzioni fai da te e discutibili rimedi della nonna. Per questo motivo gli specialisti di Dimann, realtà affermata nel settore, consigliano di assumere il d-mannosio per curare la cistite in quanto questa soluzione non è invasiva ed è adatta a persone di tutte le età. Nelle prossime righe andremo a scoprire tutto ciò che è necessario sapere al riguardo.

Cause e sintomi della cistite batterica

Come già precedentemente accennato, la cistite colpisce soprattutto le donne e, in particolar modo, le donne sane. Non a caso, i soggetti a rischio per questo disturbo sono le giovani donne sessualmente attive, le donne sottoposte a cateterizzazione e quelle in post-menopausa, a causa della secchezza vaginale che questa condizione porta con sé. La cistite non è solo batterica, ma nella maggior parte dei casi è causata dall’Escherichia Coli, un batterio di provenienza intestinale.

Generalmente, gli episodi di cistite durano intorno ai sei giorni, portando a sintomi particolarmente comuni come il dolore durante le urine, la minzione frequente di piccoli quantitativi di urina ed una sensazione di bisogno urgente di urinare. Come detto, quella batterica è la forma più consueta di cistite. Essa può essere risolta, però, attraverso un trattamento farmacologico o con delle cure naturali come gli integratori.

È fondamentale non trascurare la vescica e, anzi, intervenire tempestivamente per poter risolvere il problema, in modo tale da non rischiare complicazioni eventuali. In ogni caso, non esistono vere e proprie situazioni di allarme provenienti da questa condizione, se non nel caso in cui si sospetti che l’infezione sia arrivata ai reni passando dalla vescica. È importante, comunque, far caso a sintomi come la febbre ed il dolore lombare, oltre ad una sensazione generale di malessere.

Curare la cistite: ecco come

La terapia per la cistite può essere diversificata in funzione del paziente che ne è soggetto. Generalmente, comunque, i medici tendono a sottoporre le donne affette da cistite ad una cura di antibiotici, associati a miorilassanti e, alcune volte, lattobacilli vaginali. Non mancano, però, raccomandazioni come avere un’idratazione adeguata e una buona igiene intima, oltre ad evitare prodotti detergenti chimici e cibo o bevande spazzatura.

Per quanto riguarda la cura con integratori, invece, si opta generalmente per il d-mannosio, in grado di favorire l’eliminazione dei batteri attraverso le vie urinarie, ma non mancano anche la metionina, aminoacido essenziale per mantenere il pH urinario fisiologico ed il cranberry, in grado di proteggere la mucosa vescicale e, di conseguenza, di inibire l’adesività batterica all’urotelio, facilitando la scomparsa dell’infezione e dei suoi sintomi.

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